Le neoplasie del testicolo

Anatomia del testicolo

Le neoplasie del testicolo costituiscono il 3-9 % delle neoplasie dell’apparato uro-genitale maschile prediligendo l’età giovanile. L’andamento è crescente tra i 15 e i 35 anni risultando al quarto posto nei giovani dopo le leucemie , i linfomi e i tumori cerebrali.
Di seguito sono descritti i principali fattori di rischio, la procedura di diagnosi e le principali modalità di intervento.

Sono a rischio?

Tali neoplasie possono insorgere con maggior incidenza nei giovani affetti da criptorchidismo ( dove il testicolo non è disceso correttamente nello scroto e si trova nell’inguine o in certi casi in addome), in pazienti che hanno superato infezioni virali con atrofia testicolare o in chi ha avuto un trauma.

La diagnosi

L’esordio clinico consiste nel’incremento volumetrico dell’organo che,accompagnato in taluni casi da febbre può essere inizialmente confuso con una orchite. L’ecografia consente di verificare il sospetto tumorale. Per alcuni tipi di tumori l’esame sierologico di markers tumorali come l’alfa feto proteina, il CEA e la beta gonadotropina corionica diviene dirimente sia per la diagnosi che per la prognosi della malattia.

Come si interviene?

Il trattamento iniziale consiste nella funicolorchiectomia e previo consenso informato del posizionamento a scopo estetico di una protesi testicolare compatibile. Dopo la valutazione completa dell’organo e la classificazione delle cellule tumorali si procede alla stadiazione completa della malattia con la TC toraco addominale onde comprendere l’eventuale diffusione della malattia e la necessità o meno di ricorrere a cure oncologiche mediche o chirurgiche.
Le terapie mediche si utilizzano nel caso di neoplasie seminomatose e consistono in una radioterapia che può essere proposta come unica terapia o assieme ad un trattamento chemioterapico adiuvante.
In casi avanzati con diffusione della malattia nelle linfoghiandole lombo aortiche può essere proposta l’asportazione chirurgica delle stesse in caso di non completa regressione post chemioterapica.