L’Ipertofia prostatica benigna ostruttiva

L’IPB è una crescita della ghiandola prostatica che nel decorso degli anni porta a disturbi di tipo ostruttivo della minzione.
L’incremento della vita media ha favorito l’aumentare del numero di cittadini affetti da tale patologia , pur essendo una patologia che si manifesta con maggior frequenza dopo i 60 anni con un picco dopo gli 80 anni, non sono infrequenti casi clinici ostruttivi anche a 50 anni.
Di seguito sono descritti i principali fattori di rischio, la procedura di diagnosi e le principali modalità di intervento.

La diagnosi

La diagnosi è prevalentemente clinica in base alla sintomatologia riferita dal paziente ( getto minzionale ridotto, elevata frequenza minzionale diurna o notturna ecc ecc) e alla visita urologica completata dalla esplorazione rettale. L’esame flusso metrico, l’ecografia addominale superiore e inferiore con valutazione del residuo post minzionale e l’esame delle urine sono i principali esami che completano la diagnosi di tale patologia. L’esecuzione di marker neoplastici come il PSA sono di aiuto nel confermare la benignità (adenoma prostatico) di tale affezione focalizzando l’attenzione solo sugli aspetti ostruttivi.

Come si interviene

Da alcuni anni esistono farmaci che hanno sostituito o rinviato la terapia chirurgica o endoscopica per molti pazienti. Sono farmaci denominati alfa litici che riescono a ridurre le resistenze al flusso dell’urina allargando l’uretra prossima alla vescica permettendo uno svuotamento pressoché completo.
Accanto a tali farmaci vi sono fitoterapici ( estratti della pianta serenoa repens) e derivati della finasteride e dutasteride che, riducendo il volume della ghiandola prostatica, permettono indirettamente la riduzione delle resistenze al flusso minzionale.

L’intervento chirurgico o endoscopico

La terapia chirurgica o endoscopica viene proposta dopo il fallimento della terapia medica e può essere principalmente endoscopica o chirurgica convenzionale. Quella endoscopica TURP generalmente proposta per adenomi ghiandolari di piccole o medie dimensioni, permette la resezione attraverso l’uretra della ghiandola prostatica centrale ostruente consentendo di creare uno spazio anatomico ampio e beante sotto il collo della vescica al fine di permettere lo svuotamento completo della vescica. Tale obiettivo è ottenibile con un intervento chirurgico con una piccola incisione sotto l’ombelico che dall’alto accede alla ghiandola prostatica adenomatosa che viene privata della parte più interna.

Video di un intervento di TURP